Nel corso del workshop organizzato il 16 gennaio 2007 a Roma dallo Studio Papperini Relocation su “Trasferimento internazionale del personale altamente qualificato: Gestire i vincoli burocratico – amministrativi e gli aspetti logistici” si è tenuta l’assemblea costitutiva del “Comitato Italiano Immigrazione Altamente Qualificata”.La nascita del comitato si è resa necessaria per porre all’attenzione dei media, delle istituzioni, dell’opinione pubblica la componente più qualificata dell’immigrazione in Italia.Mentre l’immigrazione altamente qualificata coinvolge un percentuale di persone molto ridotta rispetto al numero complessivo dei cittadini stranieri soggiornanti in Italia (meno dell’1 ‰ di quest’ultimo), questo tipo di migrazione dà un contributo sostanziale all’economia italiana.

Consideriamo un reddito personale annuo di oltre 10 volte superiore a quello medio degli extracomunitari in Italia e la creazione di un indotto intorno alla loro permanenza in Italia di svariati di milioni di euro (da cui traggono beneficio p.es. agenzie immobiliari, agenzie di relocation, scuole internazionali, fornitori locali di altri beni e servizi). È soprattutto componente essenziale degli investimenti diretti esteri in Italia e delle joint ventures di imprese italiane con imprese a capitale estero. Imprese che, complessivamente, danno lavoro a centinaia di migliaia di cittadini italiani.

Nonostante questi dati, le aziende incontrano spesso defatiganti ostacoli nell’assumere o trasferire personale altamente qualificato dall’estero, di natura burocratico-amministrativa e altro.È importante che le aziende/organizzazioni con personale estero altamente qualificato si uniscano in un comitato per agevolare l’entrata e la permanenza di tale personale in Italia, e per infondere coraggio a quelle aziende che hanno in questi anni rinunciato a richiedere l’ingresso di personale altamente qualificato dall’estero perchè “scottate” da iter burocatici senza fine e da cavilli procedurali assurdi per persone sicuramente non “a rischio immigrazione clandestina o irregolare”.

Il comitato ha come obiettivo principale di trovare soluzioni per superare questi vincoli in collaborazione con le istituzioni e gli uffici competenti.